Punti luce: illuminazione del ponte strallato
Segnali variabili: quadro di controllo esterno
Cavi e tubi in trincee aperte: tirare la fibra ottica in tubi sotterranei
Punti luce: illuminazione del ponte strallato
Segnali variabili: quadro di controllo esterno
Cavi e tubi in trincee aperte: tirare la fibra ottica in tubi sotterranei
«Le strade nazionali svizzere sono sempre più soggette a un traffico crescente, con conseguenti maggiori rischi per la sicurezza e la fluidità del traffico. Garantire la sicurezza in ogni momento diventa sempre più impegnativo.»
Lo svincolo autostradale Grand-Saconnex (JAG) consiste in un insieme di crocevia e rotatorie che comprende gli svincoli nord e sud, l’uscita dalla galleria di Ferney e il ponte sospeso di Grand-Saconnex, per un tratto totale di tre chilometri.
Sistemi di monitoraggio del traffico sono installati in punti strategici, come le entrate e le uscite del raccordo. La segnaletica dinamica consentirà di regolare la velocità in base ai flussi ed ai carichi di traffico. I semafori bicolori o lampeggianti (di avvertimento) regoleranno il flusso del traffico
Un numero sufficiente di portali di segnaletica è installato nelle aree di potenziale conflitto, come le uscite delle gallerie, le rotatorie, gli incroci e i passaggi pedonali. Quattro colonnine SOS geolocalizzati sono a disposizione degli utenti sulla corsia di emergenza.
Il ponte sospeso è dotato di un sistema di rilevamento del ghiaccio. Una stazione di pompaggio integrata nella JAG è dotata di un sistema di allarme che rileva tutti i guasti.
Tutti questi impianti ottimizzano la distribuzione e la fluidità del traffico, migliorano il comfort e la sicurezza degli utenti e garantiscono un intervento coordinato e rapido in caso di necessità.
metri di cavi nascosti in tubi sotterranei e collegati a centinaia di quadri elettrici.
segnali variabili per regolare il flusso del traffico.
punti luce per illuminare la carreggiata nelle aree di potenziale conflitto.
Lat: 46.2329615
Lng: 6.1232598
Svincolo Grand-Saconnex
«Il progetto Grand-Saconnex è stato un insieme di ingegneria e ingegno. Infatti, questo è il nome che abbiamo scelto per il consorzio, INGENIUM BSA. La sfida più grande è stata la progettazione e il coordinamento, con il coinvolgimento di molti attori nel cantiere.» Davide Belotti